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mercoledì 18 aprile 2012

vorrei il minimo




Fino a quando non si fa un trasloco (o simile) o non si decide di imbiancare e svuotare la casa non ci si rende davvero conto della quantità immensa di roba che siamo riusciti a infilare negli armadi, sulle mensole, nei cassetti...
Il mio ultimo risale a soli quattro anni fa e vi assicuro che non riesco a spiegarmi come la mia piccola casa possa contenere una tale quantità di oggetti, vestiti, giochi e... milioni di cose che neppure ricordavo di aver conservato.

Ora, sarà che non ne posso più di sistemare, spostare, pulire. Sarà voglia di fare luce e di fare spazio. Ogni sera quando rientro vorrei solamente aprire la finestra e gettare tutto fuori.

Mi serve davvero tutta quella roba? Posso vivere con la metà di tutto questo? Vorrei avere davvero il coraggio... chissà non sia la volta buona per arrivare alla casa minimal. Il minimo. 

I libri però non posso toccarli. Sia i miei, sia i (tanti) comprati alla schiaffina.
Minimal, ma con grande libreria.

lunedì 21 marzo 2011

ancora verde, è primavera












Qui è davvero primavera. Quando il 21 sul calendario non è solo convenzionale: c'è il sole e ci sono i colori, c'è il verde, quello vero, dei primi germogli e del prato dissetato dalla pioggia, fresco e brillante. E c'è quel vento forte che sembra voler lottare con qualche nuvola ostinata e tenerla assolutamente lontana che nulla deve turbare questa luce. Ogni anno mi abbaglia la mia stagione preferita.

giovedì 10 febbraio 2011

effetto luce #1


Idea complicatissima da realizzare, forse da perfezionare, ma bellissima. Originale. L'ho trovata qui.
Le lampade, si sa, devono essere viste accese, e questa, accesa, ha un effetto strepitoso: trine e decori proiettati ovunque. Se cerchiamo una luce ambiente e di effetto, perché no?

lunedì 24 gennaio 2011

vintage, ma non troppo



Filo di ferro.
Lo metto nero su bianco, lo scrivo sui muri, lo appendo qui.
Originale, leggero e semplice. L'ho visto qui.

mercoledì 19 gennaio 2011

a proposito di fiori


E a proposito di voglia di primavera: vorrei fare colazione così.
(fuori persiste la nebbia).

martedì 14 dicembre 2010

la cassettiera


E' simmetrica, ha cassetti uguali, regolari e quadrati, con quella maniglia un po' datata.
Poi tutto cambia sulla parete: la superficie è non finita, grezza, incompiuta.
E per negare tanta razionalità del mobile un gioco senza regole di specchi, ma guardate bene: sono uguali a coppie.


lunedì 13 dicembre 2010

vasca a vista


Non sono più così sicura di avere fatto la scelta giusta nella scelta della mia vasca, chiusa tra pannelli di legno. Queste sembrano galleggiare come piccole navi, sospese tra ieri e forse oggi. Adesso sono qui e dopo, l'acqua, chissà dove mi porterà...


lunedì 6 dicembre 2010

ispirazione di natale o casa perfetta?


Non cercavo nulla e ho trovato tanto.
E' arrivato questo calendario dell'avvento (ebbene si, io vado oltre il ritardo, e infatti sono miss dovrei...), calendario in white, e minimal. Lo trovo splendido e di facile realizzazione, e si presta anche a qualche divagazione sul tema per chi non sopporta bianchi e grigi.
Ma cosa si nasconde dietro il calendario? Una casa meravigliosa. Questa.
Una casa bianca, bianchissima, un tocco di metallo, tanti cuscini a righe e vecchie cassette di legno.

martedì 26 ottobre 2010

il filo


Non sarà mai possibile avere una stanza perfetta, come quella delle riviste, dei cataloghi, delle esposizioni.
Ordine o no ci sono quegli odiatissimi cavi.
Passano dappertutto, devono collegare questo a quello e quello a quell'altro, non sono mai in ordine, non sono mai abbastanza nascosti, sono sempre pieni di polvere.
Così nel mondo patinato pui avere quel computer appoggiato per caso su quel tavolo, una matita e una pianta. Nel mondo reale ci sono almeno tre cavi, annodati, il trasformatore e un gatto di polvere.
La perfezione non esiste eppure io tendo sempre a cercarla. E aspetto il giorno che verrà (ah, se verrà) cavo free. Totalmente cavo free.

E se nel frattempo ciò non dovesse accadere allora dovrò emulare chi del difetto fa un'arte.

martedì 12 ottobre 2010

semplicità


Succede che la schiaffina ha la febbre in un fine settimana mite di ottobre.
Succede che tutti i programmi fatti in vista delle ultime appena tiepide giornate sono annullati.
E succede che due giorni in casa sono davvero lunghissimi.

L'espressione di un desiderio nato da un'immagine, la voglia di uscire barattata con papà mi compli una soyplesa?, la voglia di esaudire e di cambiare un pomeriggio che mai avremmo scelto, ed eccoci impegnati a gonfiare, a chiudere e a scegliere quale colore gonfiamo adesso?
Il risultato sono pochi metri quadrati invasi da palloncini che si spostano ad ogni passaggio, che vengono rincorsi, che non rimangono mai dove li metti, che sono gonfiati troppo o troppo poco e, no, mi piace quello 'edde no, mi piace quello yossho...

Sono sempre le cose più semplici a generare stupore e gioia nei bambini a dispetto di luci, pulsanti, suoni, combinazioni. E non passano mai di moda, anzi, fanno scuola.
Così, per curiosità, finisce che cerco qualcosa sul meraviglioso mondo dei palloncini e solo in qualche minuto ho già una piccola ma interessante raccolta.
Ci sono questi designer che hanno elaborato una lampada, "Baloon Lamp" si chiama, semplicissima, fatta di gomma e polipropilene; funziona con i led (che ad oggi rappresentano un sistema di illuminazione ecologico, duraturo).
E c'è chi non si è fermato solo al design ma ha approfondito la fisica (per me un mondo sconosciuto) per creare un bicchiere quantomai curioso.
La poesia del palloncino diventa un segnaposto che ho trovato qui.
E non potevo non mettere un'opera di Banksy davvero poetica.

L'immagine centrale è un fotogramma: cosa succede a dei palloncini pieni d'acqua quando vengono colpiti da un proiettile.