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giovedì 30 giugno 2011

vado a ballare in puglia

Stasera si parte. Breve assaggio di una vacanza che si farà attendere ancora, per più di un mese. La meta è la terra del marito, e quindi anche parte della schiaffina. La regione con la terra rossa e fine sotto gli ulivi, dei chilometri e chilometri di muri a secco e del mare cristallino. E la terra dei trulli.


interno di un trullo

I trulli sono l'espressione architettonica del concetto matrice di casa, di focolare. Del fulcro intorno al quale ruota la vita. Della protezione di un luogo circoscritto, ben delineato e in armonia con il paesaggio. Ma flessibile: pronto ad espandersi in maniera organica intorno al suo centro, nel tempo, come un fiore che sboccia, senza perdere la sua identità. Come la famiglia.



L'idea di avere un simile oggetto di architettura da ristrutturare, devo dire, che non mi dispiacerebbe affatto! Pur sapendo che non è facile organizzarne gli spazi secondo i modelli tradizionali e tantomeno semplice è la soluzione ai problemi impiantistici.  Però quel meraviglioso tufo a vista è una valida scusa alla sfida...


Per chi vuole approfondire sui trulli:


giovedì 24 febbraio 2011

ricordi


Fuori dai cassetti e tutti in bella vista. Ma in una parte dedicata, vicini, raccolti. 
Queste idee le ho trovate qui.

giovedì 13 gennaio 2011

propositi


E' così che immagino di completare la cucina una volta terminati i lavori in casa. 
Ho voglia di impilare tazze e tazzine, i vasi, i barattoli con le farine, le marmellate. Farà contrasto con la cucina modernissima dal piano in acciaio ma avrà enorme feeling con tavolo della nonna...
La caccia è ufficialmente aperta, anche se i tempi sono prematuri. 

martedì 21 dicembre 2010

case perfette #2




Il tesoro di Arild è un piccolo capolavoro. Per come sono mescolati ad arte i colori con il bianco e tanti originali, insoliti, riadattati, pezzi di arredo.
Parla di India in questo interno.
Invita a sedersi, ovunque, a pensare. Me ne sono innamorata quando ho visto quella poltrona in velluto accanto alla finestra, la tenda chiara, la coperta colorata... ero già lì seduta, assorta.

venerdì 26 novembre 2010

lino


Semplice, stropicciato e di quei colori non colori.
Ma ce ne sono tanti, si vedono? C'è il grigio, la lavanda e la carta da zucchero.

Il lino è adorabile, è un tessuto che ti fa sentire a tuo agio solo a vederlo, e quelle ceramiche? Sanno di antico e puntano tutto sulla forma e sui toni, impercettibili.

E' tremendamente bella questa tavola.
La fotografa è lei.

giovedì 18 novembre 2010

antico


A me è successo per caso.
Non ho trovato nessun tavolo che corrispondesse ai miei canoni di tavolo, nulla che potesse stare bene con ciò che avevo già scelto per la cucina, niente di affascinante e tantomeno niente che potesse almeno passare inosservato (almeno avrei avuto la "consolazione" di non accorgermi di una presenza stonata).

Poi arriva uno splendido regalo: il tavolo di mia nonna. In olmo massiccio, stile povero, con le gambe tornite di ottima fattura, un piano leggermente imbarcato dall'età e un cassetto con la maniglia ossidata. Me lo regala mia mamma. E' lui. E' il mio tavolo.

Riverniciato bianco, decappato per la precisione, per conservare quel sapore di antico, per sposarsi con l'insieme e per attirare l'attenzione.
E' il pezzo a cui tengo di più di tutta la casa, ne sono innamorata: per la sua bellezza e per quel che mi ricorda. Io occupo il posto che mi spettava da piccola e la schiaffina quello dello zio, a capotavola, che mi prendeva sulle ginocchia a giocare quelle domeniche pomeriggio.
La cicliegina sulla torta è arrivata qualche giorno fa: la ricevuta di pagamento del falegname. Classe 1950, descrizione dei lavori, la firma di mio nonno sulla carta ingiallita e fragile.

Le immagini sono prese da qui, e consiglio un tour sul sito.