giovedì 30 giugno 2011

vado a ballare in puglia

Stasera si parte. Breve assaggio di una vacanza che si farà attendere ancora, per più di un mese. La meta è la terra del marito, e quindi anche parte della schiaffina. La regione con la terra rossa e fine sotto gli ulivi, dei chilometri e chilometri di muri a secco e del mare cristallino. E la terra dei trulli.


interno di un trullo

I trulli sono l'espressione architettonica del concetto matrice di casa, di focolare. Del fulcro intorno al quale ruota la vita. Della protezione di un luogo circoscritto, ben delineato e in armonia con il paesaggio. Ma flessibile: pronto ad espandersi in maniera organica intorno al suo centro, nel tempo, come un fiore che sboccia, senza perdere la sua identità. Come la famiglia.



L'idea di avere un simile oggetto di architettura da ristrutturare, devo dire, che non mi dispiacerebbe affatto! Pur sapendo che non è facile organizzarne gli spazi secondo i modelli tradizionali e tantomeno semplice è la soluzione ai problemi impiantistici.  Però quel meraviglioso tufo a vista è una valida scusa alla sfida...


Per chi vuole approfondire sui trulli:


lunedì 27 giugno 2011

col cuore

Avevo salvato questa immagine qualche tempo fa quando giornate incessanti di pioggia mi facevano sentire nel periodo di San Valentino. Poi è tornato il sole ed è sbocciata finalmente questa estate, più veloce del mio post.


Torna oggi questo cuore. Torna grazie a tre donne, tre mamme. Che in modo diverso in questi giorni mi hanno emozionato, mi hanno fatto uscire e poi tornare. Mi hanno fatto di nuovo capire che non sono solo io, la sola, che buio e luce sono fatti per susseguirsi, che i momenti vanno attraversati, in sequenza. Anche se io non lo accetto, per natura pignola e sognatrice, perché non riesco a contemplare ciò che si scosta dalla favola perfetta. Che siamo alberi, che la nostra radice è nella parola mamma. Che ci sono cose per cui vale la pena di lottare e altre che sono solo sassolini nelle scarpe mentre si procede, avanti. Che lo sconforto mi divora, i sensi di colpa pesano troppo e che spesso non riesco ad essere razionale.
C'è il possibile e c'è la paura.

Ci sono nuvole di pensieri che un sorriso cuore riesce sempre a diradare.


Grazie a tre post splendidi di Stima, Mammainverde e Cuor di Carciofo.

venerdì 24 giugno 2011

wall


E la sottile differenza tra appendere e incorniciare.



sabato 18 giugno 2011

white on white




E l'afa ci ha raggiunto anche quest'anno.
Voglia di qualcosa di fresco: il bianco! In tutte le sfumature. Sovrapporre e accostare i materiali, i bianchi, è come giocare con i colori.

mercoledì 15 giugno 2011

patchwork (estivo)




Non so esattamente per quale motivo ma la tecnica del patchwork non la amavo particolarmente fino a qualche tempo fa. Ora la scopro in tutte le sue infinite potenzialità. In particolare mi sono tremendamente innamorata di quella tenda, leggera leggera, di trine bianche, quasi casuale...


lunedì 13 giugno 2011

(piccoli) dettagli




Lunedì. Sembra ormai prassi che il lunedì è la giornata del post formato schiaffina. Non solo oggi c'è il fine settimana alle spalle che, come di prassi, vede tutte le energie a disposizione per lei (che lei ha, giustamente,  utilizzato senza sprecarne una goccia), ma ha anche visto il rinnovo della cameretta. Siamo passati a quella che ho chiamato la configurazione 2/3: abbiamo abbandonato il lettino con le sbarre! 

Ora il risultato è che mi trovo di fronte ad un incompiuto: ho un lettino con le sbarre inutilizzato da smontare, una posizione provvisoria del letto singolo, idee sospese che devono attendere tempi diversi.
Allora mi consolo con le immagini (myidealhome, april&may, thestylefile). Attendo, e immagino.


venerdì 10 giugno 2011

innesti



Quando, grazie a Stima, ho scoperto questa iniziativa di Cevì (che adoro)
avevo già in mente i miei innesti.
O meglio, sapevo come avrebbe innestato la schiaffina.
Detto, fatto. Ho atteso solo la prima pausa della pioggia incessante per innestare.
La fontana (ina), fonte di tanto entusiasmo e la lunga attesa invernale di quel debole getto.
Il dondolo (altalena) che ogni pomeriggio di sole è occupato da lei per tempo infinito
- o così pare a chi è toccato il turno della spinta -
e che speriamo sempre di trovare intatto a seguito di incursioni improprie.

Poi rientro in ufficio pronta a scaricare le immagini dei miei innesti.
E l'associazione per un secondo giro di innesto viene spontanea.


Questo è un post a blog unificati.

domenica 5 giugno 2011

tracciare


E dopo questo e questo, ecco la credenza.
Necessità di voler comunicare qualcosa? Voglia di lasciare un segno? Di imprimere parole? Di fermare un pensiero e ritrovarlo ogni giorno? Di compiacersi di qualcosa di unico, speciale, creato inequivocabilmente dalle nostre mani?

A me l'idea di scrivere piace sempre di più...