mercoledì 26 ottobre 2011

une chaise à attendre

Sono giornate frenetiche, fuori. C'è molto lavoro, c'è molta fretta, ci sono tante cose da risolvere, da finire e da definire. E come sempre poco, pochissimo tempo.

Dentro, una calma irreale. Quando mi devo affacciare fuori per interagire sento quasi il passo, sento che varco una soglia, come dovessi fare un salto. 

Mentre tutti stanno correndo io non ci riesco, non adesso, e mi siedo un attimo ad aspettare.





(tutte le immagini via pinterest)


piesse: questo post piacerà a Stima.
piessedue: prestissimo su queste pagine: una sorpresa!

6 commenti:

  1. ..lo so che sono fuori tema.
    ma come si chiama la tecnica con cui sono dipinte le pareti della prima immagine?
    le voglio così.

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  2. eccerto che mi piace...la mia preferita è la penultima, soooooo lightttttt

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  3. @ale: potrebbe essere stucco (o veneziano o fiorentino (che io trovo più bello) oppure algalite (che a me piace meno perché non in materiali naturali).

    @stima: anche la mia :)

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  4. Questo post piace tantissimo anche a me ;)

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  5. ma la penultima è la più scomoda, lo sapete, sì?

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  6. @carlotta: sono felice!

    @ale: è scomoda, forse, però è romantica! anche se forse la più scomoda in assoluto è l'ultima...

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