
avevo già in mente i miei innesti.
O meglio, sapevo come avrebbe innestato la schiaffina.
Detto, fatto. Ho atteso solo la prima pausa della pioggia incessante per innestare.
La fontana (ina), fonte di tanto entusiasmo e la lunga attesa invernale di quel debole getto.
Il dondolo (altalena) che ogni pomeriggio di sole è occupato da lei per tempo infinito
- o così pare a chi è toccato il turno della spinta -
e che speriamo sempre di trovare intatto a seguito di incursioni improprie.
Poi rientro in ufficio pronta a scaricare le immagini dei miei innesti.
E l'associazione per un secondo giro di innesto viene spontanea.
Questo è un post a blog unificati.